martedì 3 aprile 2018

LA FRANCIGENA STRATA PEREGRINORUM SULLA FRANCIGENA DEL SUD

Continua il ciclo di incontri positivi dedicati alla presentazione del libro-guida sulla Francigena del sud con la partecipazione degli autori.
Per questo motivo inauguriamo una nuova sezione dedicata ai territori attraversati. Questa settimana, in occasione delle presentazioni a Sessa Aurunca, SS. Cosma e Damiano e Sant’Agata De’Goti, riportiamo alcune note storiche su questi luoghi. Le informazioni storico-culturali trattate in modo integrale sono riportate all'interno del libro-guida.


Sessa Aurunca: città di antiche origini sorge sulle falde sud-occidentali del vulcano spento di Roccamonfina. L’antica Sessa divenne il centro più importante degli Aurunci e prese il nome di Suessa. Grazie alla sua posizione tra la Via Appia e Latina, questo luogo ha sempre rivestito un ruolo di grande interesse. Nel Medioevo fu feudo di diverse famiglie nobili e arciducato fino al 1507. Da questo territorio proviene il vino Falerno, sicuramente il più apprezzato e costoso dell’antichità. Oggi rappresenta uno dei vini più pregiati dell’enologia italiana, ben richiesto anche all'estero (Tappa 11 Minturnae-Sessa Aurunca).


SS. Cosma e Damiano e Suio-Castelforte: due importanti paesi che si trovano nella valle attraversata dal fiume Garigliano, poco distante la chiesa di Santa Maria in Pensulis, luogo frequentato già da epoche antiche. Il castrum di Suio, costruito prima dell’anno Mille, era considerato la sentinella della scafa. Il ritrovamento all'interno del castello di importanti frammenti di affresco, presuppongono la presenza di una cappella di corte.
La Torre Ventosa, nel quartiere omonimo a SS. Cosma e Damiano è in stile romanico costruita tra il XII e XIII secolo. Insieme a quella di Suio-Castelforte aveva il compito di controllare la piana circostante. Le tantissime evidenze storiche che si sono susseguite in questi luoghi pongono questo territorio fra i più interessanti e misteriosi (Tappa 11 Minturnae-Sessa Aurunca)


Sant’Agata De’ Goti: considerata porta di ingresso del Sannio beneventano è inserita nel Parco Regionale Taburno Campo Sauro. È possibile che l’attuale centro abitato sorga nei pressi del luogo in cui si estendeva l’antico villaggi di Saticula, facente parte della confederazione delle città sannite. L’interno del borgo si erge su un costone tufaceo facendoci scoprire chiese e palazzi monumentali con scorci unici ed emozionanti (Tappa 15 Caserta Vecchia-Sant’Agata De’ Goti).

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